Accoglienza dell’Acisjf di Pisa alla luce della Misericordia
L’ACISJF di Pisa ha inaugurato nel Settembre 2014 la Casa Famiglia “Maria Schiratti Toniolo” che accoglie nuclei madri-bambini, vittime di emarginazione e violenza.
L’associazione di Pisa, sebbene sia presente nella città da oltre un secolo, si è rinnovata in occasione dell’apertura di questa nuova Casa.
L’associazione è costituita da 42 soci, 17 dei quali sono soci attivi e partecipi alla vita dell’associazione e alla conduzione della Casa.
Molti di essi si sono incontrati per la prima volta in seno all’associazione, accomunati solo dalla volontà di rendersi utili nella gestione della casa e nella relazione di aiuto verso le ospiti accolte.
Nel primo anno di apertura, ossia nel 2015, il direttivo ACISJF ha concentrato le sue energie e attività per realizzare una fitta rete di contati con altre associazioni ed enti del territorio, per far conoscere la Casa e per il reperimento di fondi necessari al suo avvio.
Il lavoro è stato egregio e la Casa nello scorso anno ha accolto 7 mamme e 12 bambini.
L’anno in corso è anno giubilare, indetto da Papa Francesco sul tema della “Misericordia”. L’invito del Papa a vivere questo giubileo e l’invito della Associazione Nazionale ACISJF a riflettere sul ruolo di noi volontari dedicati all’accoglienza, sono stati accolti da noi soci di Pisa come un momento di grazia da vivere insieme per conoscerci e per accoglierci, per interrogarci in profondità e per riflettere sulla qualità delle nostre relazioni umane in famiglia, nei luoghi di lavoro e nell’Associazione.
Insieme abbiamo stabilito di ritrovarci una volta al mese per riflettere sulle opere di “Misericordia spirituale”, opere apparentemente prive di concretezza quindi apparentemente più difficili da esprimersi nelle relazioni interpersonali.
Il primo incontro è stato guidato dal Rettore del Seminario di Pisa, don Francesco Bachi; è emersa una lettura delle opere di misericordia spirituale come rinnovamento delle relazioni umane alla luce dell’esempio e dell’insegnamento di Cristo.
Gli altri incontri sono stati “open-space”: ogni volontario ha espresso liberamente il proprio sentire in relazione all’opera di Misericordia analizzata. Sono emerse testimonianze di misericordia vissuta nell’ascolto e nel silenzio, ma sono emerse anche le nostre fragilità e i nostri limiti nel rispondere al bisogno di ascolto, di perdono e di amore di cui tutti abbiamo bisogno.
Tuttavia questi incontri ci hanno permesso di rifletterci uno nell’altro, di conoscerci, di allentare reticenze e presupposti, di riconoscere e di ironizzare dei nostri difetti. Di riconoscere i ruoli che più si addicono ad ognuno di noi nell’organizzazione delle attività dell’associazione. Gli effetti benefici si percepiscono: i rapporti tra di noi sono più fluidi, espliciti e sinceri. E il sentimento di appartenenza ACISJF va sempre più rinforzandosi.
Gli incontri continueranno fino alla conclusione dell’anno giubilare, ma potrebbero restare negli anni a venire per continuare a coltivare insieme la dimensione spirituale del nostro vivere.
Maria Cristina Bianchi